Masseria San Paolo (Martina Franca)
Zona F n°1, Martina Franca (Ta)
Coordinate GPS (40.654981, 17.309966)
A spasso con Giovanni
Note storiche a cura di Giovanni Liuzzi
Il toponimo San Paolo è documentato già nel 1310, quando un monastero basiliano tarantino diede in permuta un suo possedimento ivi ubicato, in quel tempo in territorio di Taranto e presso il casale di Franca Martina, a Francesco di Monteleone, il noto vicario del principe Filippo I d’Angiò e ideatore nonché fondatore del nuovo agglomerato urbano martinese.
Nei secoli successivi si venne a formare la storica masseria di San Paolo e si ha notizia che nel 1560 ne era proprietario Baldassarre Gaona, militare spagnolo sposatosi a Martina a metà Cinquecento e poi capitano o giudice ducale della città nel 1573. Intorno al 1680 lo stesso predio rustico fu in possesso di Francesco Barnaba e, in seguito, di suo figlio Pietro Antonio (1664-1749), che durante il ventennio di dominio austriaco dell’Italia meridionale venne nominato conte palatino e giudice della Gran Corte della Vicaria di Napoli.
Gli eredi del conte Barnaba vendettero al dottore in leggi Francesco Giacomo Basile questa masseria nel 1764 per 5.763 ducati: la stessa all’epoca era estesa 192 tomoli (circa 164 ettari) di terre chiuse, in prevalenza macchiose e arbustate, con acquari e luoghi di abitazione. Da quasi duecentocinquant’anni, ancora oggi, l’azienda rurale di San Paolo è gestita dalla famiglia Basile, che specie nel XX secolo ha dato incremento all’attività zootecnica, allevando allo stato brado asini della tipica razza di Martina Franca e cavalli murgesi di gran pregio.
Di notevole interesse è il complesso dei fabbricati con piani inferiore e superiore, edificati alcuni nel XVIII secolo (portalino con ornamenti rococò della dismessa cappelletta, statue litiche di vari santi sui bordi delle terrazze), altri nel 1935 e nel 1957 (nuova cappella con pala d’altare della Madonna del Carmelo e Santi, copia recente dell’omonima tela di Pietro Mauro eseguita nel 1760 per la chiesa urbana del Carmine). Non mancano le aree di servizio con trulli, stalle, piazzile, aia e foggia.