Rap

Anastasio ne parla con Alberto Spano

 

Domenica 24 agosto | ore 19,00 | euro 4,00 | 19

Casina Municipale (Selva di Fasano)

Nato negli anni ‘70 tra le comunità afroamericane e latine di New York, il rap affonda le sue radici

nei cantastorie – griot – dell’Africa occidentale che, in forma di musica, poesie e storie cantate, raccontavano eventi familiari e dei loro villaggi.

Tu pensa un po’/cosa ho fatto con un giro di do, canta Anastasio.

Questo genere musicale si è rapidamente imposto per la possibilità di esprimere testi politici, pensieri e sentimenti in un discorso ritmato che contrae il tempo. Colpisce e batte rapidamente.

A volte trasforma il quotidiano in poesia.

 

 

Anastasio è rapper e cantautore. Appassionato di musica sin dall’infanzia, studia canto e pubblica i suoi primi pezzi in rete. Ha vinto il talent show X Factor, partecipato al Festival di Sanremo, conquistato un doppio disco di platino. In un panorama musicale che tende all’omologazione, spicca per aver scritto i testi di tutte le sue canzoni e per una insolita capacità di indipendenza, che lo rende libero di far cose rare nel suo settore: prendersi lunghe pause, studiare, lasciare una grande etichetta, tornare. Come ha fatto quest’anno, con Le macchine non possono pregare, un’opera-rap, con tanto di graphic novel disegnata da Arturo “Dr Brain” Lauria.

Alberto Spano, giornalista, critico musicale, autore di libri, produttore discografico, ha fondato e diretto le riviste Symphonia e Lyrica, ideato la realizzazione di varie collane discografiche, scoperto e portato per la prima volta in Italia numerosi musicisti oggi di fama internazionale.
Ideatore e direttore di Pianofortissimo, collabora con i più importanti quotidiani, settimanali e con la Rai.