Belvedere del Convento di S.M. della Purità 

Piazzetta Don Bosco

A spasso con Giovanni
Note storiche a cura di Giovanni Liuzzi

 

Fra il 1598 e i primi decenni del Seicento alcuni benefattori vollero erigere un convento per suore donando degli immobili e fondando dei legati. Il Comune in seguito assegnò un luogo urbano presso l’antica chiesa di San Nicola dei Greci. La costruzione ebbe inizio nel 1624 ma andò avanti con grande lentezza per mancanza di risorse finanziarie; si poté completare una parte dell’edificio soltanto nel 1653 e in ottobre di detto anno l’arcivescovo di Taranto Tommaso Caracciolo consacrò ufficialmente la prima comunità di dodici suore.

Il monastero di clausura, istituito secondo la regola agostiniana, venne intitolato a Santa Maria della Purità; venivano accettate le giovani provenienti da famiglie benestanti o nobili, sia martinesi sia di altre città contermini, con una dotazione di almeno 300 ducati. Nel 1684 fu affiancata al complesso monastico la Chiesa di Sant’Agostino, innalzata sul sito della preesistente Chiesa di San Nicola; è di notevole interesse per alcune opere d’arte (dipinti, stucchi, coro ligneo).

La comunità delle monache agostiniane venne soppressa nel 1861 e i tanti beni posseduti passarono al Demanio statale; si concesse tuttavia alle ultime suore di rimanere in sede vita natural durante, L’ex monastero, dopo il decesso dell’ultima monaca, venne messo all’asta e acquistato dal Comune nel 1915, che qualche anno dopo lo cedette alla Congrega del Santissimo Sacramento e Monte Purgatorio.

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