L’affascino e i suoi parenti

Laura Marchetti

 

Domenica 19 agosto | ore 21,30 | euro 3,00 17
Masseria Gianecchia

L’affascino è una condizione causata dal malocchio, dall’invidia o dal desiderio morboso: ancora oggi esistono donne che praticano riti per liberare chi ne è vittima. Tra i metodi più diffusi le gocce d’olio lasciate cadere nell’acqua pura. Il legame tra acqua e magia è antico come il mondo. Storie, fiabe, leggende, credenze e superstizioni, creature fantastiche legate a fonti, sorgenti, pozzi. Acqua pura per streghe e guaritrici: dee e donne a contatto con la potenza e i segreti del mondo. Uno straordinario universo di fascinazioni, sortilegi e seduzioni.

Laura Marchetti insegna Didattica delle Culture all’Università di Foggia. I suoi vasti interessi comprendono studi sul mito, le tradizioni, i rapporti interculturali, la letteratura, l’ecologia e la politica. Ecologista e pacifista, nominata da Romano Prodi nel Comitato Nazionale dei Sette Saggi per la parte ambientale del programma dell’Ulivo, è stata sottosegretario all’Ambiente, occupandosi in particolare di paesaggio e di educazione all’ambiente. Collaboratrice di Liberazione e de Il Manifesto, è autrice di numerosi volumi, monografie e saggi. Qualche titolo: Agalma. Per una didattica della carezza; La fiaba, la Natura, la Matria. Pensare la decrescita con i Grimm; Oltre la mente coloniale. Allegorie d’arte, d’infanzia, d’amore; La luce della notte. Modelli per una didattica interculturale; Il Fanciullo e l’Angelo. Sulle metafore della redenzione.

L’antico rituale per scoprire l’affascino avviene osservando la disposizione che assumono alcune gocce d’olio lasciate cadere in un piatto pieno d’acqua.
Il rituale ha delle varianti, a seconda della zona geografica di riferimento: c’è chi segna delle croci con il pollice sulla fronte dell’affascinato, chi si serve di sale, chi di forbici, chi di fiammiferi.
Un altro elemento costante, oltre all’acqua e all’olio è il sussurrare una preghiera segreta circondati dal massimo silenzio.