Perduto in una città d’acque

Salvatore Sciarrino

ne parla con Alberto Spano

Domenica 27 maggio | ore 19,00 | euro 3,00 14
Villa Massei (Ozzano) 

Una visita fortuita con Alvise Vidolin a Luigi Nono malato nella sua casa a Venezia, i passi attutiti nelle calli e poi il silenzio rotto ogni tanto dal rumore lontano delle navi di passaggio.
Sensazioni, risonanze, ricordi, stati d’animo confluiti nel magico brano per pianoforte solo di Salvatore Sciarrino, Perduto in una città d’acque.
Il più grande compositore italiano vivente racconta la propria musica e il proprio credo.

Salvatore Sciarrino, eretico della musica votato alla ricerca più radicale, è compositore fra i più eseguiti al mondo. Vastissima la sua discografia, più volte premiata. Ha insegnato in molti conservatori e composto per i maggiori teatri, fra cui la Scala di Milano, l’Accademia di Santa Cecilia, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Opéra di Parigi, l’Oper di Frankfurt, il Concertgebouw di Amsterdam, la Suntory Hall di Tokyo, il Berliner Festpiele. Accademico di Santa Cecilia, delle Belle Arti della Baviera, delle Arti di Berlino, Laurea honoris causa in Musicologia Università di Palermo, ha ricevuto moltissimi premi. Fra le sue opere più note: Amore e Psiche; Luci mie traditrici; Superflumina; Terribile e spaventosa storia del Principe di Venosa e della bella Maria e Ti vedo, ti sento, mi perdo.

Alberto Spano, giornalista, critico musicale, autore di libri, produttore discografico per Decca, Deutsche Grammophon e Universal, nel corso della sua ultratrentennale attività di direttore artistico ha scoperto e portato per la prima volta in Italia numerosi musicisti, oggi di fama internazionale, quali Ramin Bahrami, Daniil Trifonov, Jan Lisiecki, Antonii Baryshevskyi, Aaron Pilsan. Ha fondato e diretto le riviste Symphonia e Lyrica e ideato la realizzazione di varie collane discografiche per il Gruppo l’Espresso–la Repubblica. Collabora con i più importanti quotidiani, settimanali e con la Rai, dirige festival e rassegne musicali.

Zoran Mušič, Piazza San Marco, 1948 e Il ponte di Rialto, 1947,Collezione Milada and Vanda Mušič, Galleria Nazionale, Lubiana